Primo Pranzo

Maledetto primo giorno. E maledetta scuola.
Ero sopravvissuta a stento alle lezioni della mattina. Mi sentivo SQUADRATA da capo a piedi da ogni santo ragazzo che mi passasse accanto.
Finalmente pausa pranzo! Volevo starmene un po' da sola, quindi presi il mio sandwich portato da casa e mi sedetti all'ultimo tavolo, in fondo alla stanza, con le cuffie alle orecchie.
Fu solo quando sentii la sedia davanti a me spostarsi che alzai gli occhi per vedere...

*qualcuno prenda la palla al balzo! ;D*

Tutti gli altri tavoli erano pieni. Che ci potevo fare. Il tavolo più lontano solitamente è quello della gente che si fa i cavoli suoi. E la ragazza seduta lì sta ascoltando musica, per cui non corro il rischio di dovere parlare molto. Preferisco mangiare in fretta il mio tramezzino ai gamberetti e andarmene da qui.
Quando l'ho vista alzare gli occhi verso di me le ho detto un semplice Ciao!, mentre dentro di me speravo che non mi chiedesse se avevo roba da venderle.

Lo ammetto, mi manca la mia vecchia scuola.
Lì ero adulata, rispettata e soprattutto conosciuta, qui ero quella nuova; tutti mi avevano già guardata dalla testa ai piedi, alcuni erano rimasti persino più di 20 secondi a fissarmi, arrivando a farmi chiedere se avessi qualcosa sulla faccia, ma nessuno mi aveva rivolta la parola.
Era già ora di pranzo e il primo giorno di scuola -per me- non avevo concluso niente, mi avviai verso la mensa, presi il mio vassoio e qualcosa da mangiare, ma non lo riempii, dopodichè mi guardai attornoe tutti, dico tutti i tavoli erano occupati.
eh no, non ho intenzione di rimanere impiedi con uno stupido vassoio tra le mani a mangiare uno stupido panino in solitudine
Non mi importava di fare brutta figura, nessuno aveva il coraggio di presentarsi e allora avrei fatto io il primo passo; girai su me stessa di 45° gradi e mi sedetti nel primo psoto libero che trovai.
C'era una ragazza da sola, aveva gli occhi fissi sul suo piatto e non sembrava accorgersi di niente, mentre mi sedevo si avvicinò un'altra ragazza, probabilmente aveva avuto la mia stessa idea..
colsi l'occasione per presentarmi
ciao, sono Layla

Oh cavolo, ne erano arrivate due.
Insomma, prima ne era arrivata una, poi subito dopo un'altra. Ma cosa avevo fatto di male?
"Beh, la pausa solitudine è finita, a quanto pare", pensai.
"Ciao ragazze", dissi svogliatamente togliendomi una cuffia dalle orecchie.

Una ragazza che si presenta? pensai. Potrei provare a parlarci, magari è simpatica. Piacere, io sono Adrianna. Mi sono appena trasferita in questa scuola. E intanto guardai l'altra ragazza, che sembrava avessimo disturbato, col nostro arrivo.

Edited by Reira; - 21/6/2010, 19:29

Fantastico!
Un'altra nuova arrivata esattamente come me, non fraintendetemi, è bello conoscere nuova gente, ma speravo di conoscere qualcuno qualcuno che poteva farmi inserire a scuola, che so magari una cheerleader
grande
esclamai con poco entusiasmo, ma con un gran sorriso, in fondo potevamo supportarci a vicenda forse anche a lei mancava la sua vecchia scuola come mancava a me
sono nuova anch'io
continuai per poi proseguire assaggiando quello che avevo preso alla mensa, ma fu proprio una pessima scelta, nemmeno il tempo di mettere in bocca quel panino che rimasi disgustata dal gusto
ma che ci mettono in mezzo? topi morti?
domandai a nessuno in particolare mollando il contenuto delle mie mani nel vassoio per poi allontanarlo il più possibile da me

"E' per questo che ho cominciato a farmeli da sola, i sandwich.
Piacere, io sono Cathy."
Mi tolsi anche l'altra cuffia dall'orecchio, salutando mentalmente il brano degli Stereophonics che stavo ascoltando e le sorrisi.

Ma allora, non sono sola! pensai allegramente. Certo, magari le però non aveva la mia reputazione di spacciatrice, ma era meglio sorvolare su questo argomento, soprattutto a pranzo.
Wow, pensavo di essere l'unica! le dissi.
La nuova ragazza pareva parecchio schifata da quello che aveva preso per pranzo e la sua affermazione schifata me lo confermò. Azzardai un Tutte le mense sono uguali, alla fine. Anche nella mia vecchia scuola avevo il dubbio che non fosse cibo commestibile. Ecco perchè mi porto il cibo da casa. E con la mente tornai a pensare a quand'ero alla West Bev, a parlare male della cuoca con la mia vecchia amica Naomi. Chissà cosa stava facendo, ora. Di certo se la spassava meglio di me, anche perchè ora che ero lontana non le avrei più causato guai.

Avrei dovuto aspettarmelo da una scuola pubblica come questa, il cibo era pessimo.. non avrei più fatto lo stesso errore, da domani cibo da casa.
Ma su una cosa dovevo contraddire, non tutte le mense sono uguali.
La mia vecchia scuola era perfetta, si mangiava benissimo, ero popolare e tutto
per forza, mio padre versava ogni anno una grossa somma, il minimo che potevano fare era farmi mangiare bene
ma era meglio che questo pensiero rimanesse personale
sorrisi sforzatamente e risposi
eh si, proprio tutte uguali
La ragazza con le cuffie, si era decisa ad unirsi alla conversazione e si presentò
allora Cathy, tu non sei nuova giusto?
e continuai senza aspettare la risposta
chi sono i pezzi grossi qui?

Di certo i gestori della rivendita di auto usate Quinn & Finn pensai, ma preferii tenermi quest'osservazione per me. Non volevo certo peggiorare la mia già brutta reputazione. Se avessi sparlato di loro, chissà che avrebbe detto l'intera scuola su di me. Quindi, continuai a mangiare il mio tramezzino.

"Io non nuova? Forse hai visto un film. Sono arrivata stamattina come voi, e sono rimasta traumatizzata da questo posto!" dissi.
Cavolo, quella biondina, Layla, mi aveva praticamente aggredita.

Edited by { Equinox. - 21/6/2010, 20:24

Cos'è, il tavolo delle nuove arrivate, questo? mi lascai sfuggire. Cavolo. Pensare, poi parlare. Dovevo starmene zitta. Sarò certamente sembrata scortese.

Ridacchiai. "Beh, a quanto pare sì! Ma siete state voi a sedervi al mio stesso tavolo..."

Pungente, la ragazza.
Era l'unico tavolo libero. Non voglio certo essere come quegli sfigati che pranzano seduti sul wc perchè non sanno dove sedersi a mensa. risposi. Non sono certo venuta qui per farmi mettere i piedi in testa. Vengo da Beverly Hills, io. Non sono certo una ragazzina senza arte nè parte.
Ecco quando rimpiango di non farmi più. Ai vecchi tempi, me ne sarei altamente fregata di queste frecciatine. Avevo ben altro a cui pensare, anche se non me lo ricordavo mai, dove aver sniffato.